Trionfo italiano in Cina

Festa del podio in Cina

Calchetti e Guerrini (in maglia rossa) festeggiano sul podio

La provincia di Anhui e il capoluogo Hefei candidano il proprio ecorally a un posto nel calendario della Bridgestone FIA Ecorally Cup e lo fanno con un evento destinato a segnare un salto di qualità in questa disciplina sportiva. Ben otto team europei fra i più forti del campionato sono stati invitati a partecipare a un appuntamento che ha visto al via anche trenta equipaggi cinesi tra i quali piloti professionisti, campioni olimpici e personaggi molto popolari in Asia. Team Autotest Motorsport, supportato da Sportmotors Management e Gass Racing, era l’unica squadra italiana in gara e ha raggiunto la Cina con il pilota Guido Guerrini affiancato da Emanuele Calchetti, chiamato a sostituire l’indisponibile Artur Prusak. L’auto messa a disposizione dagli organizzatori è stata una Nio ET5T, elettrica cinese prodotta in due stabilimenti dell’Anhui.

L’evento ha goduto di un’organizzazione di alto livello, con un enorme quantitativo di volontari mobilitati sia ad aiutare i team stranieri che a gestire la sicurezza e la logistica lungo un percorso che ogni giorno prevedeva di sostare in una città diversa. Forte il supporto governativo e di importanti sponsor, con la stessa FIA rappresentata ai massimi livelli. E proprio con il governatore della provincia di Anhui (che conta da sola oltre 63 milioni di abitanti), numerose altre autorità politiche e i vertici FIA, l’equipaggio italiano e quello ceco hanno avuto l’onore di partecipare il giorno prima della gara a un incontro istituzionale in cui si è discusso delle opportunità derivanti dall’ingresso della Cina nel mondo degli ecorally.

Dal punto di vista sportivo la gara ha visto una netta affermazione di Guerrini e Calchetti, capaci di vincere consecutivamente le prime tre tappe della gara e di piazzarsi quinti e quarti nelle ultime due. Ogni giorno, seguendo il modello delle corse ciclistiche a tappe, veniva organizzata una sontuosa cerimonia di premiazione dei primi tre classificati. Al quinto giorno di gara la carovana è tornata nel capoluogo Hefei dove si sono svolte le cerimonie conclusive. La classifica della regolarità ha visto prevalere il duo toscano davanti ai portoghesi Serrano-Berardo e ai cechi Žďárský-​Bydžovský. La Nio ET5T di Guerrini e Calchetti ha garantito un ottimo secondo posto nell’efficienza energetica che ha confermato il primo posto anche nella classifica combinata che assegnava il titolo di vincitore del “Greater Huangshan International Ecorally”, davanti al team ceco e quello portoghese.

Podio finale

La conferenza stampa di fine gara si è svolta presso il vecchio aeroporto di Hefei, riconvertito a parco pubblico, e ha visto la partecipazione di numerosissimi media nazionali. Grande soddisfazione è stata espressa da Emanuele Calchetti, che tornava alle gare dopo tre anni in cui ha collaborato con il team in altri ruoli: “Siamo felicissimi per la vittoria – ha detto – ma soprattutto per aver potuto partecipare a un evento grandiosamente organizzato, accompagnati da un calore obiettivamente incredibile da parte del pubblico cinese, che durante le giornate di gara ci ha fatto sentire come delle vere star”.

Molto contento anche Guido Guerrini, che ha sottolineato come il bagaglio di esperienze passate abbia senz’altro aiutato a gestire la prima parte della gara, che ha avuto momenti un po’ caotici: “Era la prima volta di questa disciplina sportiva in Asia e naturalmente sarà necessario un’ulteriore evoluzione, anche aprendo un costruttivo confronto tra organizzatori e team europei, per poter avvicinare questo rally agli standard delle gare del Vecchio Continente”, ha anche detto il pilota toscano. “Altro importante elemento d’interesse è stato poter guidare auto elettriche cinesi di cui non conoscevamo quasi nulla. Per quanto riguarda la nostra Nio ET5T, dobbiamo essere soddisfatti dell’aiuto che è riuscita a darci sia come performance sportiva che di efficienza energetica”, ha commentato Guerrini.

La prima edizione di un ecorally in Cina è stato il preambolo di un 2025 in cui sarà organizzato un campionato nazionale con almeno sei gare, mentre il “Greater Huangshan International Ecorally” si pone l’obiettivo di entrare nel calendario Fia dal 2026. La presenza di team stranieri nella gara appena svolta e in quelle del 2025 servirà alla crescita degli equipaggi locali. Non è casuale che molti di loro nel corso della gara abbiano notevolmente migliorato i propri risultati, arrivando perfino a vincere la quarta tappa con la coppia composta dalla pilota Rui Chen e dal copilota Linghang Chen. Visto l’impegno e le risorse economiche investite c’è da scommettere che nel giro di qualche anno arriveranno equipaggi cinesi competitivi anche nella lotta per il titolo iridato.

Dopo la parentesi asiatica, Autotest Motorsport tornerà in gara tra il 23 e il 27 ottobre per l’E-Rallye di Monte Carlo, gara probabilmente decisiva per l’assegnazione della Bridgestone Fia Ecorally Cup. Al momento la coppia Žďárský-​Nábělek guida la classifica su Guerrini-Prusak con 13 punti di vantaggio: se l’equipaggio italo-polacco annullerà il match point ceco, tutto si giocherà a metà novembre sulle strade delle Dolomiti.

Guerrini e Prusak secondi a La Coruña provano a riaprire il mondiale

Prusak e Guerrini a La Coruña

Con un’ottima prestazione sulle strade della Galizia spagnola, il team italiano Autotest Motorsport-Gass Racing si aggiudica il secondo posto nella decima prova della Bridgestone Fia Ecorally Cup e accorcia le distanze nella classifica iridata, di fatto annullando il primo match point a disposizione del team ceco, finito quarto a La Coruña. I leader della classifica Zdarsky e Nabelek si erano piazzanti davanti a Guerrini e Prusak nella classifica sportiva ma una eccellente prova della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige ha permesso un incredibile sorpasso nella classifica che combina l’indice energetico al risultato sportivo.

In mezzo ai due team ancora in lizza per il mondiale green si è piazzata la coppia spagnola Aicart-Alejos, quarta in regolarità ma dominatrice nei consumi e vincitrice del campionato nazionale spagnolo. Ritorno alla vittoria per gli ex campioni del mondo Conde-Sergnese, che hanno dominato l’Ecorallye A Coruña fin dal primo chilometro tornando ad una vittoria internazionale che mancava da Monte Carlo 2023. A completare il positivo fine settimana spagnolo, per Guerrini e Prusak anche il definitivo secondo posto nell’Iberia Eco-rally Challenge, il campionato sovrannazionale organizzato dalle federazioni spagnola e portoghese che ha visto competere molti tra i migliori team della penisola iberica.

Nella conferenza stampa di fine gara svoltasi nello splendido scenario di Piazza Maria Pita nel cuore de La Coruña un raggiante Guido Guerrini ha voluto ringraziare i direttori sportivi Josef Unterholzner (Autotest Motorsport), Albino Gabriel (Gass Racing) e Valentino Giorgi (Sportmotors Management) e tutti i collaboratori del team per il sostegno economico e logistico assicurato in questo finale di stagione. “È un obiettivo difficile riportare in Italia il campionato ma nonostante l’importante distacco sarà nostro dovere giocarsela fino alla fine preparando nel migliore dei modi Monte Carlo e la gara di casa in Trentino-Alto Adige” ha commentato il pilota toscano.

Il copilota Artur Prusak ha svelato la tattica usata nella gara spagnola che si è basata molto sull’attenzione all’efficienza energetica. “Durante l’estate, quando abbiamo avuto la nostra Kia E-Niro a disposizione nei tre mesi di sospensione del campionato, abbiamo perfezionato molto la nostra capacità di guidare cercando la massima efficienza del veicolo. Questo ci ha permesso di colmare il gap nella regolarità avuto in gara e di centrare un importante secondo posto”, conclude il polacco.

Gli attuali tredici punti di vantaggio potrebbero consentire a Zdarsky e Nabelek di laurearsi campioni già a Monte Carlo se dovessero ottenere un risultato migliore di Guerrini e Prusak. Se invece anche a Monte Carlo il team italiano dovesse fare meglio di quello ceco tutto si deciderebbe nell’ultima gara, nelle Dolomiti, vinta da Autotest Motorsport sia nel 2022 che nel 2023. Il circus della Bridgestone Fia Ecorally Cup si trasferisce ora ad Hefei, nella Repubblica Popolare Cinese, per prendere parte all’Ecorally delle montagne gialle, prova candidata ad entrare nel calendario Fia nelle prossime stagioni.

Guerrini e Prusak a La Coruña per tenere aperto il mondiale

Prusak e Guerrini vittoriosi in Svizzera

Tanti i motivi di interesse della decima tappa della Bridgestone Fia Ecorally Cup in terra iberica. Per cominciare, si tratta dell’esordio nel calendario mondiale dell’EcoRally a La Coruña, con relativa insidiosa trasferta in casa del duo spagnolo Fernández-Fernández, quarti nella classifica mondiale. La gara galiziana sarà decisiva anche per il prestigioso campionato nazionale spagnolo, oltre ad essere l’ultima tappa dell’Iberian Ecorally Challenge, il campionato sovrannazionale portoghese e spagnolo in cui Guido Guerrini e Arthur Prusak sono al momento secondi.

Il team italiano, a bordo della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige e Autotest Motorsport, con il sostegno sportivo di Gass Racing e Sportmotors Management, cercherà di ripartire da dove si era fermata la stagione sportiva, ovvero con la vittoria nella tappa svizzera dello scorso giugno. Ai leader della classifica iridata Zdársky-Nábelek, che vengono da un’estate di esaltanti vittorie nel campionato nazionale ceco, servirebbe conquistare 13 punti in più del team italiano per avere la matematica certezza di bissare il titolo 2023, quindi potranno brindare solo con una vittoria e con Guerrini-Prusak oltre l’ottavo posto. Mettendo da parte l’aspetto matematico al team italiano serve tassativamente un risultato migliore dei propri avversari per sperare di ridurre gli attuali 17 punti di distacco. Spagna, Monaco e Dolomiti mettono sul tavolo 45 punti con la conseguenza che la competizione potrebbe avere ancora molto da dire. La squadra italiana centrerà un podio storico anche nel campionato sovrannazionale ispanico-portoghese, una competizione forse dal punto di vista sportivo ancora più difficile del campionato Fia. Il pilota toscano e il copilota polacco sono al momento secondi ma l’esito della gara spagnola dirà su quale gradino di un podio già certo si potrà festeggiare.

La gara si svolgerà tra venerdì e sabato e vedrà al via 50 equipaggi provenienti da molte nazioni europee con una naturale predominanza dei team spagnoli e del vicino Portogallo. Oltre 500 chilometri di gara con quasi 400 di regolarità suddivisi su 12 prove speciali che metteranno a dura prova l’abilità dei concorrenti. Il Rally de La Coruña da quest’anno prende il posto della gara di Bilbao. Spagna e Portogallo sono le uniche due nazioni che ospitano due gare della Bridgestone Fia Ecorally Cup confermando un livello altissimo sia nell’organizzazione che nella capacità di attrarre concorrenti grazie a campionati nazionali di ottimo livello. Non è casuale che siano proprio portoghesi e spagnoli molti dei team che si stanno affacciando in modo sempre più competitivo nel campionato iridato.

Riflessioni dolci e amare a tre quarti di campionato

Guerrini-Prusak durante la tappa islandese (B&B Kristinsson Ph.)

Nonostante le note difficoltà logistiche ed economiche dovute ad un calendario composto da ben 12 gare, la stagione sportiva 2024 è dal punto di vista dei risultati la nostra migliore stagione di sempre. Dopo nove delle dodici gare previste vantiamo tre vittorie, tre terzi posti, due quarti posti e un quinto posto per un totale di 108,5 punti che ci consentono di essere al secondo posto nella classifica iridata. Nella maggior parte delle gare i nostri risultati sono maturati in un contesto con 30-40 partecipanti dei quali almeno 15 di alto livello.

Il team ceco comanda la classifica con 17 punti di vantaggio mentre il team bulgaro è 66 punti dietro di noi. È necessario sottolineare come il team ceco e quello bulgaro siano rappresentanti ufficiali (notare la denominazione nelle iscrizioni in ogni singola gara) delle proprie federazioni sportive in questa disciplina.

Le tre gare restanti assegneranno 45 punti rendendo già matematico il nostro secondo posto mondiale e permettendoci ancora di poter lottare per il primo posto. Oltre alla Bridgestone Fia Ecorally Cup siamo in lotta per il Trofeo Iberico (il campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo, dove al momento siamo secondi) e restiamo tra i più accreditati pretendenti all’E-Rallye di Monte Carlo. Nella stagione 2024 abbiamo già ottenuto il nostro record personale di vittorie (3) e siamo a soli 7 punti dal nostro miglior risultato di sempre (115,5 punti nella stagione 2022).

L’unione fa la forza ma si potrebbe fare molto di più

Se i nostri risultati ci permettono di essere competitivi nel massimo campionato che la Fia dedica alle energie alternative è merito di un concorso di sinergie dove ogni attore riveste la massima importanza. Se in ogni gara c’è un team italiano al via è merito, da oltre un decennio, della realtà altoatesina Team Autotest Motorsport che anche nel 2024 ci ha messo in condizione di correre con un’auto molto competitiva dotata delle migliori strumentazioni per le gare di regolarità. Da quest’anno si sono uniti all’avventura sportiva Sportmotors Management di Valentino Giorgi e la Scuderia Gass Racing arricchendo il progetto di ulteriori forze sportive, organizzative, mediatiche ed economiche. I tre mesi di pausa del campionato dovrebbero servire a cercare di risolvere alcune criticità che al momento condizionano il nostro agire. Alcune potrebbero essere risolte con una minima collaborazione della Federazione italiana, senza inventare alcuna soluzione e cercando di prendere esempio da situazioni analoghe già avvenute all’estero. L’idea di organizzare gli “Stati generali” degli Ecorally italiani si prefigge l’obiettivo di unire tutte le forze a disposizione (concorrenti, organizzatori, scuderie, sponsor, Federazione) e in forma privata ha già raccolto l’adesione di molti protagonisti della disciplina sportiva.

Breve elenco delle criticità da noi riscontrate:
  • Mancanza di un progetto unitario che veda insieme partecipazione al campionato Fia di uno o più team italiani e valorizzazione del campionato nazionale italiano oltre alla gara italiana Fia che dovrebbe essere la massima vetrina di questa disciplina sportiva. Cercando degli sponsor nazionali, prediligendo il settore di interesse del mondo dell’automobile elettrica e dei sistemi di ricarica che possano sostenere la nostra disciplina sportiva.
  • Mancanza di un coordinamento mediatico che possa provare a raggiungere una maggiore visibilità nei media nazionali anche utilizzando l’ufficio stampa della Federazione e cercando un contatto diretto con le maggiori testate giornalistiche. Portogallo, Spagna, Francia, Monte Carlo, Belgio, Slovenia, Croazia, Rep.Ceca, Svizzera, Bulgaria e Romania sono alcuni dei paesi dove questa disciplina sportiva trova spazio su tv e testate giornalistiche di importanza nazionale.
  • Adeguamento dei campionati nazionali italiani alle regole del campionato Fia e costruzione di un calendario spalmato nell’anno solare. Siamo l’unico team impegnato nel campionato Fia a non potere utilizzare le gare nazionali come occasione di allenamento e promozione della disciplina sportiva a causa delle differenze regolamentari rispetto alle gare Fia. Allo stesso modo è impossibile fare emergere dal campionato nazionale team in grado di lottare nelle gare Fia, sempre considerate le differenze regolamentari.

In merito all’ultimo punto occorre da parte nostra maggiore chiarezza su uno dei principali problemi e per giustificare il motivo per cui per noi non è possibile prendere parte al campionato nazionale italiano con lo stesso veicolo e gli stessi sponsor con cui partecipiamo al Fia. A scanso di equivoci: la Fia chiede giustamente che le sonde e gli strumenti di rilevazione delle distanze siano installati in modo professionale. I regolamenti italiani vietano l’uso di queste strumentazioni. Per prendere parte sia al Fia che al campionato nazionale sarebbe indispensabile smontare e rimontare, sempre in modo professionale, gli stessi strumenti per almeno cinque volte considerando che le gare italiane si concentrano tutte in autunno in mezzo alle tre restanti del campionato Fia. Costi, tempi e rischi di compiere errori nei montaggi non permettono di potere affrontare serenamente questa cosa. 

Obiettivi dei prossimi mesi:
  • Tenteremo di rimanere in corsa per il titolo mondiale fino all’ultima gara in calendario in modo che la tappa dolomitica a conclusione del campionato resti ricca di interesse.
  • Cercheremo di fare il migliore risultato possibile a Monte Carlo. Dopo il terzo posto del 2022 e il secondo del 2023 siamo considerati tra gli equipaggi favoriti.
  • Ci impegneremo a salire sul podio del campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo. Se non potremo lottare per il titolo italiano proveremo a consolarci con un buon risultato in un campionato straniero.
  • Lavoreremo per costruire un budget per finire la stagione e fare in modo di poter partecipare al campionato 2025 con lo stesso livello economico e organizzativo dei nostri principali avversari.

Autotest Motorsport vince in Svizzera

L’E-Rallye du Chablais, nona tappa della Bridgestone Fia Ecorally Cup, ha riservato molte sorprese ma ha confermato lo stesso vincitore della prima edizione nell’ormai lontano 2019. Il pilota italiano Guido Guerrini conferma il feeling con la terra elvetica e, affiancato da Artur Prusak, si ripete con i colori di Autotest Motorsport a bordo della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige. Gass Racing e Sportmotors Management hanno contribuito a organizzare la trasferta svizzera permettendo alla coppia Guerrini-Prusak di affrontare nel modo più sereno possibile una gara molto complessa che ha visto tre prove speciali su diciotto annullate per il maltempo.

Tre vittorie italiane in una sola stagione sportiva, tra l’altro ancora non conclusa, mancavano da ben 5 anni. Oltre al successo in Svizzera la squadra italiana aveva già vinto in Svezia e nelle Isole Azzorre. Se consideriamo gli ultimi dodici mesi le vittorie sono addirittura quattro compresa quella sulle Dolomiti di novembre 2023. La missione è stata compiuta nel migliore dei modi visto che oltre alla vittoria nella classifica assoluta, in quella della regolarità e il terzo posto nei consumi, il team italiano ha vinto anche 6 prove speciali.

“Dopo gli sfottò successivi all’eliminazione dell’Italia calcistica per mano della Svizzera, arrivare primi in casa loro è stata una piccola rivincita. Sono davvero felice per questa terza vittoria stagionale”. Questo il commento di Guido Guerrini nella conferenza stampa di fine gara presso il Theatre du Crochetan nel centro di Monthey. “Era una gara complicata, sulle stesse difficili strade dello storico Rallye du Chablais, quindi vincere è sicuramente un risultato di grande prestigio che regala ottimismo per il finale di stagione”, è la dichiarazione del copilota Artur Prusak alla diciannovesima vittoria in carriera in una gara Fia, record di questa disciplina sportiva.

Guerrini e Prusak, oltre a confermarsi matematicamente vicecampioni del mondo, inseguono la coppia ceca al comando della Bridgestone Fia Ecorally Cup con 17 punti di distacco. Nelle tre gare restanti ci saranno ancora 45 punti in palio. L’inseguimento appare difficile anche se la lunga pausa estiva servirà a riflettere su come migliorare una stagione sportiva finora esaltante.

Tappa svizzera per Guerrini e Prusak

Il podio svizzero del 2019 vinto da Autotest Motorsport

Pochi ma buoni potrebbe essere il banale concetto che semplifica la lista dei partenti dell’E-Rallye du Chablais che prenderà il via venerdì 28 giugno da Monthey nel Cantone Vallese. La gara vedrà al via solo quattordici equipaggi ma che rappresenteranno ben dieci diverse nazionalità. I campioni del mondo Zd’ársky-Nábelek cercheranno di difendere i venti punti di vantaggio su Guerrini e Prusak, gli unici che matematicamente possono ancora spodestarli dalla vetta della Bridgestone Fia Ecorally Cup 2024. Il team bulgaro Dedikov-Pavlov, quello spagnolo Fernandez-Fernandez, gli sloveni Špacapan-Kobal e i belgi Heine-Piette saranno in gara, oltre che per un singolo successo, anche per il terzo gradino del podio mondiale per il quale la lotta è ancora decisamente aperta. Al via anche lo storico pilota di rally Bruno Thiry affiancato dal copilota Laurent Secretin.

Team Autotest Motorsport in collaborazione con K-Motor Alto Adige ha riallestito la Kia E-Niro vicecampione del mondo dopo l’incidente che nella gara islandese aveva compromesso il funzionamento degli strumenti di misurazione installati a bordo, mentre Gass Racing e Sportmotors Management hanno assicurato il sostegno economico e sportivo per essere regolarmente al via della nona prova della Bridgestone Fia Ecorally Cup.

Sarà la seconda volta che l’E-Rallye du Chablais avrà validità Fia e nella precedente edizione, che risale al giugno 2019, a vincere fu proprio il team italiano Autotest Motorsport con il pilota Guido Guerrini affiancato da Emanuele Calchetti.

La gara si svolgerà in tre giorni per un totale di 18 prove speciali e un percorso complessivo vicino ai 430 chilometri. Il tracciato comprenderà la storica regione dello Chablais al confine con Italia e Francia.

Dopo la tappa svizzera il campionato si fermerà per ben tre mesi e riprenderà in autunno con la gara spagnola di La Coruña, il prestigioso E-Rallye di Monte Carlo e la gara italiana sulle Dolomiti per un totale di 45 punti in palio.

Saremo al via dell’E-Rallye du Chablais

La Kia eNiro di Autotest Motorsport in Islanda

Dopo un lungo e dibattuto confronto con tutti i protagonisti della nostra esperienza sportiva nella Bridgestone Fia Ecorally Cup abbiamo accettato l’invito ad essere presenti all’E-Rallye du Chablais, nona tappa del campionato che la Federazione Internazionale dell’Automobile dedica alla mobilità alternativa. Dopo un’iniziale scelta di concludere la nostra stagione sportiva, eccezion fatta per Monte Carlo, dopo la gara islandese, ci troviamo ad andare in una direzione diversa. Le motivazioni che avevano portato alla nostra decisione rimangono tutte in piedi. Quelle sportive erano legate al consolidamento del nostro secondo posto in classifica, che certamente non diventerà terzo e probabilmente neppure primo nelle restanti gare. Prendiamo atto degli importanti distacchi da chi ci segue (54 punti) e da chi ci precede (20 punti) con ancora 60 lunghezze in palio. Quelle economiche erano legate ad utilizzare il budget 2024 per il campionato 2025 che sarà lungo e complesso come quello in corso. Infine il motivo più importante, quello che la gara islandese non aveva, secondo noi e secondo tutti i competitori stranieri, quel minimo di requisiti necessari per considerarsi a livello Fia. Ci auguriamo che episodi del genere non si ripetano in futuro.

La scelta di andare in Svizzera, sollecitata da più parti anche per non privare di valore e competitività la gara e il resto del campionato, vale solo per l’appuntamento elvetico. Il prosieguo sarà poi ponderato nei tre mesi di pausa che il campionato avrà tra fine giugno e fine settembre.

L’ultima edizione dell’E-Rallye du Chablais risale al 2019 quando a vincere fu Autotest Motorsport con la coppia Guerrini-Calchetti, uno dei quattro sigilli tricolori in un campionato vinto da Autotest Motorsport con la coppia Kofler-Gaioni, l’ultima realtà italiana a vincere il trofeo Fia.

Dopo la gara svizzera chiederemo ai nostri partner tecnici e sportivi, agli sponsor e alla federazione nazionale italiana un momento di riflessione comune, una sorta di “Stati generali” degli Ecorally in Italia e di chi è chiamato a rappresentare l’Italia nel contesto internazionale. Un momento di confronto con l’auspicio che non resti fine a sé stesso ma serva a portare questa disciplina sportiva agli stessi livelli del resto dei paesi europei. Il sasso è lanciato e speriamo che nessuno ignori il gesto.

Guerrini e Prusak quarti in Islanda in una gara infernale

L’Eco Rally Iceland 2024 non finisce nel migliore dei modi per l’unico team italiano al via dell’ottava prova della Bridgestone Fia Ecorally Cup. Nonostante una preparazione della gara quasi maniacale, con l’auto portata dall’Italia con un lungo viaggio via terra e via traghetto, una serie di episodi non hanno aiutato Guido Guerrini ed Artur Prusak. Il quarto posto in regolarità è stato condizionato dalla rottura degli strumenti di misurazione nella quarta delle sedici prove speciali. La Kia E-Niro di K-Motor Alto Adige ha dovuto continuare la gara con l’utilizzo del solo e meno preciso gps contro avversari muniti di sonde ad alta precisione.

Il sesto posto nella classifica dei consumi ha ancora una volta dimostrato come la Kia E-Niro paghi in efficienza nelle gare particolarmente veloci mentre in quelle più lente e con grossi dislivelli altimetrici resta un mezzo ottimale. I due risultati combinati assieme relegano Team Autotest Motorsport ai piedi di un podio dominato da equipaggi non islandesi. I cechi Zdarsky-Nabelek, alla quarta vittoria stagionale, rafforzano il primato mondiale portandosi a 20 punti di vantaggio sulla coppia italo-polacca. Seconda la campionessa di Spagna 2023 Shirley Fernandez in coppia con Antonio Fernandez. Terzi, dopo aver dominato la regolarità, i bulgari Dedikov e Pavlov che salgono anche al terzo posto della classifica iridata seppure con 54 punti di ritardo da Guerrini e Prusak. I soli sessanta punti ancora a disposizione nelle prossime quattro gare mettono il team italiano al riparo dall’inseguimento della coppia bulgara, ma allo stesso tempo rendono ormai complicata la caccia al primo posto in classifica.

Proprio per questo nei prossimi giorni saranno avviate consultazioni con i principali sponsor e con Team Autotest Motorsport, Sportmotors Management e Gass Racing per stabilire se continuare la stagione 2024 o limitarsi a preparare nel migliore dei modi il Rally di Monte Carlo, e allo stesso tempo cercare di capire se sarà possibile allestire nel 2025 una squadra competitiva che possa tentare di puntare alla Bridgestone Fia Ecorally Cup.

“La gara islandese, nonostante gli incantevoli paesaggi e il percorso avvincente, ha dimostrato dei limiti organizzativi e delle problematiche che tutti gli equipaggi hanno avuto difficoltà ad affrontare”, racconta Guido Guerrini nella conferenza stampa di fine gara svoltasi presso la sede del Comitato olimpico di Reykjavik. “La fortuna non ci ha molto assistito in questi giorni di gara. Oltre ad aver distrutto uno dei nostri strumenti di misurazione in una prova speciale su fondo particolarmente difficoltoso, abbiamo anche pagato ingiustamente un ritardo ad un controllo orario a causa di una mandria di cavalli che ha bloccato la corsa per alcuni minuti”, ribadisce ulteriormente il pilota toscano che conclude ringraziando sponsor e realtà che hanno permesso al team italiano di allestire la complessa trasferta nell’isola islandese.

“Abbiamo la quasi matematica certezza che saremo vicecampioni del mondo anche nel 2024. Ora dovremo decidere assieme ai nostri preziosi compagni di viaggio come e se continuare la stagione in corso. Pensare di agganciare il primo posto in classifica, seppure sia matematicamente possibile, è ormai molto complesso e richiederebbe sforzi economici e organizzativi che vanno oltre le nostre possibilità. Nei prossimi giorni prenderemo una decisione definitiva su cosa fare”, conferma Artur Prusak qualche ora dopo la fine della gara.

La nona prova della Bridgestone Fia Ecorally Cup sarà in Svizzera negli ultimi tre giorni di giugno. La gara elvetica precederà una pausa estiva di tre mesi. Al momento è sempre più probabile che Team Autotest Motorsport non sarà in gara all’E-Rallye du Chablais.

Guerrini e Prusak in gara tra i vulcani d’Islanda

Guerrini e Prusak in gara in Belgio due settimane fa (foto Ardenne Roads)

L’E-Rally Iceland, ottava prova della Brigestone Fia Ecorally Cup, potrebbe rivelarsi decisivo per il campionato 2024. Incidenti o inconvenienti tecnici, spesso accaduti negli accidentali percorsi che l’Islanda offre, potrebbero dare un colpo decisivo alla classifica iridata. Dopo le Azzorre, anche l’Islanda assegnerà il 50% in più di punteggio e quindi saranno in palio 22.5, 18 e 15 punti per le prime tre posizioni invece che i consueti 15, 12 e 10. Senza inconvenienti la gara non sarà probabilmente decisiva per le prime due posizioni, ma consentirà di creare un gap incolmabile dal punto di vista matematico tra il team ceco Zd’arsky-Nabelek e quello italiano Guerrini-Prusak rispetto al resto dei partecipanti al campionato, con i bulgari Dedikov-Pavlov e gli spagnoli Fernandez-Fernandez che saranno in lotta tra di loro per la prestigiosa terza posizione iridata. A completare il quadro della difficile trasferta anche la coppia anglo-olandese Richardson-De Bie e nove team locali.

Autotest Motorsport ha scelto di trasferire la Kia E-Niro di K-Motor Alto Adige in Islanda per poter utilizzare le strumentazioni di gara che resteranno installate direttamente sull’auto in questo momento al secondo posto del campionato. Allo stesso modo sarà possibile usare le quattro nuovissime Bridgestone Enliten scelte proprio per questo tipo di gara. Gass Racing e Sportmotors Management hanno avuto il merito di aver reso sostenibile e percorribile la scelta del viaggio via nave con l’auto originale che prende parte al campionato.

All’imbarco del traghetto dal porto di Hirtshals, in Danimarca, il pilota Guido Guerrini si è lasciato andare a un pronostico su una delle gare più difficili della stagione. “Cercheremo di far valere la nostra esperienza in un contesto davvero unico nel nostro campionato. Il mio copilota Artur Prusak ha già vinto due volte su queste strade mentre io ho collezionato due terzi posti. È una gara dove serve tanta concentrazione e un pizzico di fortuna e dove ogni errore può costare davvero tanto”, ha dichiarato il pilota toscano prima di affrontare le 48 ore di navigazione verso Seydisfjordur.

Dopo le difficoltà logistiche della lunga trasferta i team europei dovranno attraversare l’isola, che in questi giorni oltre che dalle eruzioni vulcaniche è stata colpita da forti nevicate tardive, per portarsi ai nastri di partenza.

La gara si articolerà nelle giornate di venerdì e sabato con 17 prove speciali suddivise in 4 tappe per un totale di circa 600 chilometri di gara e ben 375 chilometri di regolarità. L’E-Rally Iceland di Reykjavik è particolarmente apprezzato per le sue velocità durante le prove speciali, soprattutto quelle su fondo sterrato, che saranno probabilmente le più elevate dell’intero campionato.

Islanda… stiamo arrivando!

Vulcani, geyser, neve, ghiaccio e neppure le celebri buche della E45 (che percorreremo dalla Toscana allo Jutland) riusciranno a fermare la complicata marcia via terra e via mare della nostra Kia E-Niro. Andremo in Islanda e faremo il più originale dei viaggi. Oltre 2000 chilometri fino alla propaggine più settentrionale della Danimarca, due giorni di traghetto con esotico scalo alle isole Far Oer, ed infine ulteriori 660 chilometri attraversando da parte a parte la remota isola tra Europa e Groenlandia. Tutto questo dimostrando ancora una volta le potenzialità e le problematiche di un viaggio tutto elettrico ai confini del mondo.

Nonostante il fatto che la gara islandese, l’ottava della Bridgestone Fia Ecorally Cup, sarà determinante per il prosieguo del campionato per via dei punteggi maggiorati del 50%, la certezza della partecipazione a questa gara è maturata solo negli ultimi giorni. I proibitivi costi di trasferta e la ferma volontà di gareggiare con la nostra macchina e nelle condizioni ottimali per poter fare il migliore dei risultati avevano innescato una serie di problemi finalmente superati. Avevamo spiegato a sponsor e Federazione nazionale le motivazioni per le quali la trasferta nordica sarebbe dovuta avvenire con le migliori condizioni e non tutti i nostri compagni di viaggio erano stati ricettivi e pronti a rispondere positivamente.

Infine, però, è emerso il buon senso e i nostri partner tecnici che fanno capo all’altoatesina Autotest Motorsport e K-Motor, quelli nuovi capitanati da Sportmotors Management e Scuderia Gass Racing, e gli storici sponsor toscani hanno creato le condizioni per organizzare la migliore delle trasferte. Tutti insieme saremo ben lieti di offrire alla nostra Federazione nazionale, al movimento sportivo che sta crescendo attorno alla nostra disciplina sportiva e a tutti i tifosi dell’unico team italiano in lotta per il titolo mondiale, il proseguimento di questa grande avventura sportiva iniziata a gennaio nelle nevi svedesi e pronta a tornare nel grande nord.

Nelle prossime ore inizierà il lungo viaggio che ci porterà al via di una gara decisiva per la stagione 2024. Con ogni probabilità il risultato islandese ci consegnerà la garanzia matematica del podio iridato con quattro gare di anticipo e livellerà o incrementerà i rapporti di forza tra noi e i nostri principali avversari al momento in testa al campionato. Islanda può significare grandi gioie o grandi dolori, perché i rischi che comportano le alte velocità su fondo stradale sterrato in passato hanno negato vittorie a fortissimi team. Andiamo a Reykjavik per dare il meglio di noi stessi e per onorare le realtà che ci stanno supportando.

Aregolavanti!