Giorno 110 – Ospiti di Gazprom al Saint Petersburg International Gas Forum

3 ottobre 2018, San Pietroburgo e dintorni (km. 83, tot 31.412)

Sono sempre troppo poche le ore di sonno, ed infatti risulta sempre più difficile poter raccontare di aver dormito bene e a lungo. La veloce preparazione e conseguente colazione conduce al primo impegno mattutino, ovvero il rifornimento di metano alla stazione Gazprom di Tosno, poco a sud di San Pietroburgo. Qui siamo arrivati grazie alle segnalazioni di Fornovo che si è occupata di installare il compressore della struttura. Insolitamente, almeno rispetto ad altre stazioni fin qui visitate, abbiamo a che fare con una normale area di servizio dotata anche di benzina, gasolio e gpl. Il metano si trova a pochi metri dagli altri carburanti, e le quattro colonnine hanno sia l’attacco europeo che quello russo. Da qui ripartiamo per raggiungere, dopo un’ora di intenso traffico, l’Expoforum, struttura fieristica nei pressi dell’aeroporto di Pulkovo. Qui si svolge, dal 2 al 5 ottobre, il Sain Petersburg International Gas Forum, evento organizzato annualmente da Gazprom. Siamo ospiti, in qualità di relatori, grazie all’invito di Sergej Colin di Gazprom Italia. Abbiamo l’onore di raccontare il nostro viaggio durante il convegno sui sistemi di sicurezza di auto e stazioni di rifornimento di metano. La maggior parte dei relatori sono russi o italiani. Decidiamo eroicamente di intervenire in lingua russa. Probabilmente lo sforzo prodotto dal capo-spedizione Guido Guerrini non sarà stato perfetto, ma ha generato apprezzamento e attestati di simpatia da più parti. Da segnalare la presenza della Presidente di NGV Italy, Maria Rosa Baroni, che ha testimoniato di essere stata presente alla cerimonia di partenza a Torino lo scorso giugno. Alla fine dell’iniziativa c’è stata qualche ulteriore attenzione da parte dei media russi al viaggio della Torino-Pechino. Felici di aver superato questa difficile prova ci gustiamo il pranzo a disposizione dei relatori dei convegni, offerto in una sala gigantesca. La giornata prosegue all’interno della fiera con la visita di tutti i padiglioni presenti. Non sono molte le realtà italiane che espongono, tra queste visitiamo casualmente uno stand di una azienda emiliana dove scambiamo qualche parola. L’unico italiano presente è un ragazzo che ha già incrociato i propri destini con i viaggiatori della Torino-Pechino. Federico Soragni, che oggi lavora in questo settore, fece un’esperienza di volontariato alcuni anni fa tra Volgograd, Elista e Astrachan, e in quell’occasione ebbe modo di conoscere il nostro Emanuele.

Nel tardo pomeriggio lasciamo la fiera diretti nel centro di San Pietroburgo, sfidando il traffico cittadino che ci permette di fare venti chilometri in circa novanta minuti. Alle 19 abbiamo appuntamento con Marco e altri italiani che vivono nella ex Leningrado. Assieme a loro anche dei russi che studiano la lingua italiana. Marco vive qui da molti anni con la propria famiglia. Oltre che insegnare la lingua italiana si occupa di turismo e visti per la Russia. Ottimo conoscitore della burocrazia russa ed italiana, non esita, nei gruppi facebook che gestisce, a dispensare consigli quando richiesti. Si cena tutti assieme al ristorante italiano “Paninaro”, gestito dal bravo chef Walter Bisoffi. Anche in questa occasione la Torino-Pechino improvvisa una semi-conferenza stampa raccontando le proprie esperienze di viaggio. Fioccano le domande sia sull’avventura che sui recenti sviluppi della vita personale di Guido. La serata scorre via in modo piacevole e la pizza assaggiata risulta essere eccellente. Ultimo atto assieme ai nuovi amici è una foto commemorativa con la Toyota Hilux a diesel-metano. Ancora una quindicina di chilometri ed eccoci raggiungere la casa di Sergej e Ksjusha, parenti della moglie di Guido, Olga, dove la Torino-Pechino si appoggerà nell’ultima notte in terra russa del viaggio.

Equipaggio del giorno: Guido Guerrini, Bruno Cinghiale, Marco Ragozzi.