È un italiano il nuovo numero due mondiale della commissione FIA dedicata alle nuove energie

Angelo Raffaele Pelillo. Foto tratta da acisport.it

Si tratta dell’avvocato teramano Angelo Raffaele Pelillo, Presidente della Commissione ACI-Sport Energie Alternative.

Ha quasi cinquant’anni, è abruzzese e vanta un importante passato, presente e sicuramente anche futuro nel mondo dello sport. Pelillo (nella foto tratta da acisport.it) ha ricoperto l’incarico di giudice sportivo nel mondo del calcio dilettantistico ed è stato membro degli organi di giustizia di più federazioni sportive all’interno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Dal gennaio 2018 è Presidente della Commissione Energie Alternative di Aci-Sport, che sotto il suo impulso ha notevolmente ampliato le proprie attività, non solo verso l’alimentazione elettrica, ma anche verso metano, biometano e gli altri carburanti alternativi che hanno fatto la storia della mobilità sostenibile in Italia. Sempre dal 2018 Pelillo è entrato a far parte della stessa commissione che sovraintende alle attività delle nuove energie in ambito mondiale e che si occupa dell’organizzazione della Formula E e del FIA Electric and New Energy Championship, competizione dove il Team Autotest Motorsport è campione uscente. Dopo due anni di serio lavoro, capacità di ascolto e presenza fisica in molte delle gare del calendario mondiale, il Consiglio Mondiale della FIA lo ha indicato come vicepresidente della stessa commissione.

“Ovviamente questo nuovo incarico mi riempie di soddisfazione, non solo sotto l’aspetto personale ma soprattutto per l’aspetto istituzionale, dato che un italiano torna ad un ruolo importante in una commissione dove poter portare le idee e gli obiettivi del movimento italiano in questo settore. Ricordiamo che l’Italia ha contribuito a fare la storia nel mondo delle energie alternative”, ha detto Angelo Raffaele Pelillo in risposta al nostro messaggio di congratulazioni.

La nostra speranza è che l’azione del rappresentante italiano sia finalizzata anche a riportare tutti i carburanti ecologici alla pari dignità in ambito mondiale, considerato che solo un sistema di mobilità plurale e adattabile alle più diverse situazioni può contribuire ad un abbattimento delle emissioni nocive per la salute.