Tanti i verdetti usciti dalle cinque giornate del ventunesimo Rally di Monte Carlo dedicato alle auto ad energie alternative. Una edizione da record per la lunghezza, per il numero di prove speciali e per i 55 equipaggi al via provenienti da dodici differenti nazioni. Team Autotest Motorsport con la coppia costituita da Guido Guerrini e Artur Prusak era l’unica scuderia italiana al via del prestigioso rally.
La gara di sola regolarità è stata vinta dalla coppia francese Lansiaux-Buhot, che a bordo di una Volkswagen Id.4 ha messo dietro di appena tre secondi il vincitore dell’edizione 2019 Frédéric Ozon e il copilota Gérald Seiler. Lansiaux-Buhot vincono anche la combinata FIA grazie ad un sorprendente quinto posto nella classifica dei consumi dominata come al solito da due Kia. Gli spagnoli Conde-Serrano e Sargnese-Sargnese sono rispettivamente primi e secondi nella classifica consumi e anche nella classifica mondiale. Per quanto riguarda Conde e Serrano arriva anche la matematica certezza della vittoria del mondiale FIA con una gara di anticipo.
In casa Team Autotest Motorsport c’è soddisfazione per il settimo posto nei consumi, il diciottesimo nella regolarità e un nono posto complessivo che regala tre punti d’oro e tiene aperta la lotta per il podio mondiale. Almeno sette i piloti e copiloti che possono ancora giocarsi il titolo di vicecampione del mondo nell’ultima gara in programma che si svolgerà nelle Dolomiti alla fine di novembre.
Grazie alla vittoria della Vw Id.4 nella classifica dedicata alle case costruttrici si riapre la corsa al titolo e anche in questo caso la gara italiana sarà decisiva al fine dell’assegnazione del titolo. Sono infatti nove i punti di vantaggio di Kia rispetto a Vw, mentre saranno 22,5 i punti in palio sulle Dolomiti. Gli ultimi verdetti per il team altoatesino saranno quindi stabiliti sulle strade di casa.
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