Giorno 116 – Sapori d’Italia

9 ottobre 2018, Spittal am der Drau-Affi (345 km – tot. 34.293)

La sveglia in montagna è una cosa insolita per le dinamiche del nostro viaggio, ed è piacevole vedere le alte vette attorno alla valle della Drava. Tra l’altro questo fiume è protagonista di un triste episodio avvenuto nelle ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale. Nella vicina Carnia, che abbiamo attraversato poco meno di quattro mesi fa, dopo la caduta del fronte sovietico successivo alla Battaglia di Stalingrado, i cosacchi alleati dei tedeschi furono evacuati qui con il sogno di una nuova patria. In meno di due anni il fronte arrivò in Italia e i cosacchi ebbero paura di arrendersi ai partigiani italiani che arrivavano da sud o ai soldati jugoslavi e sovietici che avanzavano da est. Si trasferirono a Spittal e si consegnarono agli inglesi con la speranza di non essere poi passati ai sovietici. Londra era già in accordo con Mosca e al momento in cui i cosacchi compresero il proprio destino, molti decisero di suicidarsi nella Drava. I numeri non sono chiari, c’è che racconta di centinaia di morti e chi di oltre ventimila. Nel cimitero cosacco di Lienz riposano almeno settecento di coloro che morirono in questa occasione. Altro particolare poco noto è che la Drava nasce in territorio italiano ed è il fiume più lungo tra quelli che scorrono o transitano in Italia. Con i suoi 749 chilometri si getta sul Danubio dopo aver toccato Italia, Austria, Slovenia, Croazia ed Ungheria. Quindi la sorgente della Drava, nel comune di Dobbiaco, è oltre lo spartiacque alpino. Questo singolare aspetto riguarda solo una piccolissima parte del territorio italiano e accomuna la parte finale della Valpusteria alle zone di Tarvisio e Livigno.

Proprio in questo contesto geografico attraversiamo il confine tra Austria e Italia che dopo 115 giorni ci riporta in Patria. Foto di rito nei pressi della struttura confinaria in disuso e rilancio social, come da tradizione, dell’evento. Ancora pochi chilometri e raggiungiamo il paese di Brunico dove c’è la sede di Bts Biogas, uno dei principali compagni di viaggio della nostra avventura. Assieme a Riccardo, presente anche alla partenza di Torino, visitiamo l’impianto di trasformazione di San Lorenzo, ad un paio di chilometri da Brunico. L’impianto in questione è ubicato in un bel contesto naturale e produce energia grazie al conferimento di letame da parte dei numerosi piccoli produttori presenti nella vallata. Quindi in questa caso non c’è un grosso allevamento proprietario dell’impianto, ma tutto è affidato al consorzio degli allevatori e agricoltori locali. La cultura ambientale presente in questa terra è sicuramente favorevole per incentivare questo tipo di attività.

Lasciamo Brunico regalandoci un ottimo pranzetto lungo la strada che scende a Bressanone. Si torna a mangiare italiano, seppure con accento altoatesino. Speck, formaggi e vino Lagrein ci fanno riscoprire il piacere eno-gastronomico di questo territorio. Proseguiamo la discesa nella valle dell’Adige e raggiungiamo Affi, dove si trova la sede operativa sempre di BTS Biogas. Qui incontriamo molte delle persone che ci hanno seguito in questi lunghi mesi di viaggio e sia Bruno che Guido non si sottraggono alle numerose foto a ricordo di questa visita. Realizziamo, con l’aiuto dell’agenzia pubblicitaria Prograf di Verona, partner di BTS, anche dei videclip che raccontano alcuni aspetti del nostro viaggio.

Considerato che anche domani saremo impegnati in zona per la fiera OIL&NONOIL, decidiamo di restare a riposare qui, alloggiando nell’albergo di fiducia di Bts a metà strada tra Affi e il vicino Lago di Garda. A cena riscopriamo il significato, quasi dimenticato, della parola pizza. La tentazione di mangiarne una seconda è davvero grande, ma poi prevale lo spirito di conservazione in vista delle due ultime giornate di viaggio prima del ritorno in Toscana. Passiamo al riposo solo quando abbiamo completato la prima parte di riorganizzazione delle foto che mostreremo giovedì sera all’incontro con la cittadinanza di Sansepolcro.

Equipaggio del giorno: Guido Guerrini, Bruno Cinghiale e tutti gli amici di BTS Biogas