In Slovenia punti preziosi per Guerrini e Olivoni

Non si è ripetuto il podio del 2019 per Team Autotest Motorsport. La difficile gara di Nova Gorica ha visto la vittoria della coppia spagnola Conde-Serrano che rafforza ancora di più il primato mondiale a tre gare dalla fine. Per la Vw Id.4 di Team Autotest Motorsport un sesto posto frutto del sesto piazzamento nella parte sportiva e dell’ottavo nei consumi.

“Punti importanti che ci consentono di recuperare posizioni in classifica mondiale e che permettono a Vw di non perdere la scia dalla forte Kia nella classifica costruttori”, racconta il pilota Guido Guerrini a fine, gara aggiungendo che “il campionato 2021 si sta dimostrando uno di quelli più partecipati e combattuti della storia di questa categoria”. Guerrini ha aggiunto il proprio disappunto per la sesta prova speciale, quando l’auto della giuria si è fermata proprio davanti alla Id.4 causando preziosi secondi di ritardo diventati poi penalità decisive per la perdita di una posizione in classifica.

“Ancora una volta si è potuto assistere ad una gara organizzata in modo eccellente, con percorsi interessanti e difficili. Le pause del rally sono state utilizzate per tour culturali e gastronomici che ci hanno permesso di vivere la gara e la Slovenia sotto ogni aspetto possibile”, racconta la campionessa d’Italia energie alternative Francesca Olivoni nella conferenza stampa di fine gara presso lo storico Hotel Perla di Nova Gorica.

Una lunga attesa dei risultati ufficiali ha caratterizzato il post gara, quando l’annullamento di un’importante penalità alla coppia slovena Špacapan-Špacapan ha riscritto completamente la classifica. Il risultato finale è arrivato con quattro ore di ritardo.

Detto dei rafforzati primi posti in classifica di Conde e Serrano, Kia riprende la vetta della classifica costruttori con un piccolo margine su Vw. La lotta per il titolo marche resta più aperta rispetto a quella per i titoli piloti e copiloti. Grazie ai 7,5 punti conquistati Guerrini e Olivoni salgono al quinto posto della classifica Fia energie alternative ad appena 1,5 punti dalla terza posizione.

A questo punto il circus mondiale energie alternative si sposta a Bilbao nella prima settimana di ottobre per l’Ecorally dei Paesi Baschi che potrebbe laureare i padroni di casa Conde-Serrano campioni mondiali con due gare di anticipo. Sempre in ottobre in programma anche l’Ecorally di Monte Carlo, mentre a novembre la stagione si chiuderà con la gara sulle Dolomiti.

Guerrini e Olivoni di nuovo in gara in Slovenia

Strade strette e molto tecniche animeranno la quarta edizione del Mahle Ecorally di Nova Gorica. Nell’ultima edizione disputata, quella del 2019, gli equipaggi altoatesini di Team Autotest Motorsport centrarono il primo e terzo posto. Oggi ripetersi sarà difficile visto il lotto di concorrenti iscritti e la classifica mondiale che dopo gli spagnoli Conde-Serrano è davvero corta. Per la squadra sudtirolese sarà importante cercare di difendere il primo posto nella classifica costruttori di Volkswagen.

Guido Guerrini e Francesca Olivoni tornano a bordo della VW Id.4 di Autobrenner con la quale sono saliti sul podio nella gara di Český Krumlov. La stessa auto ha trionfato in Islanda permettendo alla casa automobilistica tedesca di guidare la classifica costruttori. La gara slovena si svolgerà tra giovedì e venerdì prossimo con un percorso che lambirà spesso il confine italiano per poi effettuare anche un brevissimo sconfinamento in quella che è nota come “Strada di Osimo”.

“Siamo al giro di boa del campionato, la quinta di otto gare, con un campionato dai valori incerti dove nessuno finora è riuscito a dare il meglio di sé”, commenta la copilota toscana campionessa italiana Francesca Olivoni. “Riporteremo in gara la nostra Id.4 appena fresca della sua prima vittoria, quella in Islanda, di una gara FIA. Cercheremo di confermare le performance emerse nella gara di Reykjavik sperando di riuscire a centrare importanti punti per il prosieguo del campionato”, aggiunge il pilota vicecampione del mondo Guido Guerrini.

Alla gara slovena sono iscritti 21 equipaggi e ancora una volta Guido Guerrini e Francesca Olivoni saranno gli unici rappresentanti italiani a competere contro spagnoli, cechi, francesi, bulgari, tedeschi, austriaci, statunitensi e naturalmente anche contro i padroni di casa sloveni.

La Milano-Cortina-Tokyo si ferma a 43 chilometri dal Giappone

La costa dell'isola di Sachalin

È più o meno la lunghezza di una maratona la distanza che è mancata a Guido Guerrini e Domenico Raguseo, a bordo della Toyota C-HR ibrida-biometano/metano, per raggiungere il Paese ospitante dei XXXII Giochi olimpici di Tokyo. La costa meridionale dell’isola russa di Sachalin, che fino al 1945 faceva parte del Giappone, è il punto d’arrivo della corsa ecologica durata oltre quaranta giorni e quasi sedicimila chilometri, percorsi quasi interamente utilizzando biometano e metano.

La scommessa di importanti realtà italiane

Snam, Landi Renzo e Piccini Paolo Spa sono stati i principali compagni di viaggio di Guerrini e Raguseo. La prima ha messo a disposizione il veicolo per effettuare il lungo cammino, Landi ha concepito l’impianto che ha permesso ad un’automobile ibrida di utilizzare il metano e Piccini lo ha installato. Mai un’auto a metano si era spinta così lontana dall’Italia usando quasi esclusivamente gas naturale. Il punto più orientale del viaggio, nei pressi dell’impianto di liquefazione di gas naturale del porto russo di Korsakov, corrisponde a 143° di longitudine est contro i 139° della capitale del Giappone, ormai indietro di due ore di fuso orario rispetto a Sachalin.

Perché la spedizione non è arrivata a Tokyo

Nonostante l’auspicato sbarco in Giappone non sia stato possibile, la soddisfazione di essere andati anche più lontani rispetto all’arcipelago nipponico è massima. Ostacolo burocratico rivelatosi insormontabile sono state le misure di sicurezza legate alla pandemia di Covid-19 adottate dal governo di Tokyo, in particolare modo prima e durante le Olimpiadi. Nonostante i membri della spedizione fossero in possesso di un invito ufficiale non è stata concessa alcuna deroga dalle autorità nipponiche, con la conseguenza della mancata autorizzazione a continuare il viaggio con mezzi aerei o navali. Il Console giapponese a Južno-Sachalinsk, l’ingegner Takayuki Adachi, ha ricevuto nella mattinata del 2 agosto la delegazione del viaggio dall’Italia verso Tokyo. L’incontro è stato cordiale e tutto il personale della sede diplomatica nipponica si è dimostrato interessato alle motivazioni della lunga avventura, oltre a riempire di domande i protagonisti del viaggio. Molte le foto scattate sia all’interno del consolato che di fronte alla palazzina che ospita gli uffici. Nonostante il clima di massima cortesia il miracolo che ha permesso alla Milano-Cortina-Tokyo di entrare in Russia, ma anche costretto l’equipaggio a percorrere quasi tremila chilometri in più del previsto e sostituire Roberto Chiodi con Domenico Raguseo sempre per problemi burocratici, non si è ripetuto con il Giappone. Valeva la pena rischiare perché qualsiasi deroga sarebbe potuta essere concessa solo attraverso i consolati giapponesi in caso di arrivo a Vladivostok o Južno-Sachalinsk.

L’incontro con il console giapponese

Accoglienza e numeri di una impresa automobilistica

Il drive test non finisce a Sachalin, poiché sempre dall’isola dell’estremo russo comincerà il lungo viaggio di ritorno verso l’Italia. Di fatto Sachalin costituisce il giro di boa di un’avventura che continuerà a effettuare rifornimenti di metano nelle reti in espansione di Russia, Paesi baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria e Italia. Previste anche ulteriori visite alle officine che installano impianti Landi Renzo nello spazio ex sovietico e in Europa.

Un altro record raggiunto dall’auto allestita da Snam, Landi Renzo e Piccini è quello del rifornimento di gas naturale più remoto effettuato da un’auto proveniente dall’Europa ed effettuato nelle due stazioni Gazprom presenti a Južno-Sachalinsk tra lo stupore degli increduli addetti ai lavori.

Circa l’80% del percorso finora effettuato è avvenuto usando gas naturale: in Italia e in parte del percorso europeo prevalentemente biometano, mentre in Russia è stato usato il metano di origine fossile. Il consumo medio si è aggirato attorno a 40 chilometri con un chilo di gas naturale, mentre in Russia, dove l’unità di misura è il metro cubo, i chilometri sono stati circa 30. Convertendo anche i dati russi in chilogrammi emerge un dato medio di 38 km/kg con dati che vanno da un minimo di 32 ad un massimo di 42. La pressione di carica dei 72 litri di bombole a bordo della Toyota C-HR è stata mediamente del 10% più bassa in Russia rispetto ai dati europei.

Nei tremila chilometri effettuati usando benzina, l’auto ha consumato in media 22,5 km/litro con picchi positivi e negativi di 21 e 25. Usando il prezzo medio di 0,95 euro/kg, il costo della percorrenza dei 12.000 chilometri usando il metano è stato di circa 300 euro. La stessa distanza a benzina, considerando un costo a litro di 1,60 euro, sarebbe stata 853 euro. Il rapporto atteso di quasi 1 a 3 tra costi di metano e benzina viene sostanzialmente rispettato.

Più l’auto protagonista del viaggio si allontanava dall’Europa e più aumentava l’entusiasmo nell’accogliere questa curiosa avventura. Installatori di impianti, personale delle stazioni di rifornimento e molta gente comune ha salutato e talvolta aspettato il transito della Milano-Cortina-Tokyo.

Ripartiamo Insieme

La volontà di trasmettere un forte messaggio di ripartenza dopo un anno e mezzo vissuto con enormi difficoltà è perfettamente riuscito. Il viaggio si è dovuto più volte adeguare alle disposizioni di legge che nazioni o regioni imponevano in questa ennesima fase della pandemia. Questo non ha impedito di arrivare ad un passo dal Giappone e di dimostrare che anche con mille difficoltà è sempre possibile convivere con il virus cercando di non fermare la vita sociale, economica ed in questo caso i viaggi, mantenendo un livello di sicurezza accettabile e non mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri.

Un altro merito della spedizione è stato quello di aiutare e supportare durante parte del viaggio il vespista italiano Fabio Cofferati, impegnato ad emulare la Milano-Tokyo di Roberto Patrignani in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 1964. Il viaggio di Cofferati, a bordo di una Vespa Piaggio del 1963, ha potuto contare sulla vicinanza della spedizione ecologica di Snam, Landi Renzo e Piccini e si è concluso, anche in questo caso, sull’isola di Sachalin.

Al momento del rientro in Italia la Milano-Cortina-Tokyo intenderà proseguire l’itinerario Fai iniziato con il viaggio di andata nella tratta da Milano a Cortina. In senso opposto si andrà alla scoperta, con la massima lentezza e tranquillità, di altri luoghi da valorizzare lungo le strade tra le due città che ospiteranno i Giochi Olimpici del 2026.

Volkswagen Id.4 vince l’E-Rally Iceland

Si è disputato questo fine settimana l’E-Rally d’Islanda, quarta prova del mondiale FIA energie alternative. La gara è stata orfana dei valtiberini Guerrini-Olivoni e degli altri equipaggi di punta, che avevano deciso di non partecipare a causa della complessità organizzativa determinata dalle norme anti-pandemia stabilite da Reykjavik. Addirittura solo tre le auto al via, con due coppie islandesi e i francesi Didier Malga-Anne Bonnel, iridati nel 2018.

Proprio Malga e Bonnel hanno stravinto su Peugeot e208 la gara di regolarità, ma a causa del regolamento che combina la graduatoria sportiva con quella dei consumi si sono visti superare nella classifica assoluta dai padroni di casa Guðmundsson-Njálsson su Volkswagen Id.4. Terza e ultima la Tesla Model 3 di Jökulsson-Haraldsson. Il veicolo vittorioso è proprio quello che doveva essere allestito per Guido Guerrini e Francesca Olivoni (Team Autotest Motorsport) grazie alla collaborazione con la concessionaria Hekla di Reykjavik. Data l’assenza dei principali protagonisti del campionato, il risultato della gara islandese non incide significativamente sulla classifica generale per quanto riguarda piloti e co-piloti. Per quanto riguarda i costruttori, invece, importante balzo in avanti di Volkswagen che passa in testa.

Per il resto la gara nell’isola dei vulcani è stata ancora una volta spettacolare sia a livello paesaggistico che nelle veloci prove di regolarità. “L’augurio – commenta Guido Guerrini – è che la battuta di arresto nella partecipazione, non dovuta in alcun modo a responsabilità degli organizzatori, possa non compromettere in futuro la presenza del circus mondiale in una delle gare da tutti giudicata tra le più belle e interessanti del campionato FIA”. Il pilota di Sansepolcro sottolinea anche che “la partecipazione di sole tre auto ha reso ancora più evidenti i limiti di un regolamento troppo sbilanciato sui consumi rispetto al risultato sportivo della gara. Se esaminiamo i tempi di Malga-Bonnel – spiega Guerrini – risulta evidente come dopo la prima giornata di gara si siano concentrati specificamente sui consumi, non avendo tuttavia la possibilità di superare Guðmundsson e Njálsson, che hanno vinto la gara senza di fatto mai gareggiare in regolarità”.

Articolo pubblicato originariamente su TeverePost.it.

E-Rally Iceland 2021: Official statement of 5 crews of the FIA ENEC-ERRC / Comunicato ufficiale di 5 equipaggi del Campionato FIA Energie Alternative

Team Autotest Motorsport, Volkswagen ID.4

(ENG) We will not take part in E-Rally Iceland 2021

Five crews of the “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” explain in an official statement their absence in the race that assigns the highest score of the competition.

We are forced to not take part in the E-Rally Iceland 2021 because of the rules for entry in Iceland. Ours is not a protest against anyone, but the mere acknowledgement that the participation in the event is impossible. It must be clear that our esteem for the organizers of one of the most beautiful races dedicated to alternative energies is maximum and remains unchanged. We also thank the organizers that helped us to understand what the Icelandic government requires from those who intend to reach the island.

The main teams at the top of the FIA standings decided by mutual agreement not to face with the bureaucratic and health issues connected with the Icelandic rules for entry. We did this in harmony and friendship to ensure that no crew could profit from the problems of others.

Among us there are people who received a single dose of vaccine, people who have been fully vaccinated less than two weeks and people who are fully vaccinated with vaccines not recognized by Iceland. In all these cases, rules require a swab before the departure, another at the arrival at the airport, five days of quarantine and an additional swab. Only after the result of the last swab you are free, but none of us can stay ten/eleven days away from work.

For this reason the signatories of this document make known the mutual decision not to take part in the fourth race of the FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup that will be held in Reykjavik from July 8 to 10.

Eneko Conde – Lorenzo Serrano
Txema Foronda – Pilar Rodas
Michal Zdarsky
Jacup Nabelek
Guido Guerrini – Francesca Olivoni
Carlos Sargnese – Lukas Sargnese

(ITA) Non saremo presenti all’E-Rally Iceland 2021

Cinque equipaggi impegnati nel “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” (tre spagnoli, uno italiano ed uno ceco) non riusciranno a prendere parte alla gara che assegna il maggiore punteggio del campionato

Sono le regole di ingresso in Islanda a costringerci a non prendere parte alla gara di Reykjavik. La nostra non è una protesta contro nessuno, ma la semplice presa d’atto di una partecipazione impossibile. Deve essere chiaro che la nostra stima verso gli organizzatori di una delle più belle gare dedicate alle energie alternative è massima e rimane immutata. Ringraziamo anzi gli organizzatori per averci aiutato a comprendere nel modo migliore cosa chiede il governo islandese a chi intende raggiungere l’isola.

I principali team in testa alla classifica FIA hanno deciso di comune accordo di non affrontare le problematiche burocratiche e sanitarie che le regole islandesi determinano. Lo abbiamo fatto in armonia ed amicizia per fare in modo che nessun equipaggio potesse trarre vantaggio dai problemi degli altri.

Tra di noi ci sono persone vaccinate con una sola dose, persone che hanno completato le due dosi da meno di due settimane e persone completamente vaccinate ma con vaccini non riconosciuti dall’Islanda. In questi casi sono previsti un tampone prima di partire, uno all’arrivo in aeroporto, cinque giorni di quarantena, un ulteriore tampone. Dopo il risultato dell’ultimo tampone si è liberi, ma nessuno di noi può permettersi di rimanere dieci/undici giorni lontano dal proprio lavoro.

Per questo, di comune accordo, i firmatati di questo comunicato rendono nota la decisione di non prendere parte alla quarta gara del “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” che si svolgerà a Reykjavik dall’8 al 10 luglio prossimi.

Eneko Conde – Lorenzo Serrano
Txema Foronda – Pilar Rodas
Michal Zdarsky
Jacup Nabelek
Guido Guerrini – Francesca Olivoni
Carlos Sargnese – Lukas Sargnese

A Mosca dopo tante peripezie

L'equipaggio festeggia il sospirato ingresso in Russia

Dopo la prima settimana che ha portato la spedizione ecologica da Milano a Riga, e la seconda sosta utile sia a svolgere l’Ecorally del Portogallo che a risolvere i problemi burocratici emersi, “Ripartiamo Insieme Milano-Cortina-Tokyo” entra finalmente nella terza settimana e può riprendere il proprio cammino, non senza novità e difficoltà.

Il primo problema in dogana e le possibili soluzioni

Quella successo alla frontiera di Terehova tra Lettonia e Russia non era una problematica legata al veicolo ma al mio permesso di soggiorno. Sembrerebbe che un residente permanente in territorio russo non possa importare temporaneamente un’auto che non sia propria, esattamente come nel nostro caso. Il condizionale è d’obbligo perché ho avuto notizia di situazioni simili risolte diversamente in altre dogane e in altri momenti o nella stessa dogana semplicemente alla presenza di altro personale. In ogni caso questo aveva determinato il ritorno a Riga, e per il prosieguo del viaggio diventava determinante trovare un non russo con visto d’entrata in regola, con ingressi e uscite multiple e che potesse importare temporaneamente il veicolo. Snam, proprietaria della Toyota C-HR ibrida-metano, avrebbe dovuto modificare la delega notarile per consentire ad un mister X di portare in Russia l’auto in mia compagnia. Se al buon Roberto Chiodi fosse stato concesso il visto di entrata il problema sarebbe stato risolto, ma in epoca Covid entrano in pochi e i visti sono bloccati se non per i residenti o gli stretti familiari di cittadini russi. Grazie a molti italiani che vivono in Russia è partita una caccia all’uomo che ha portato a scovare Domenico, persona che si è rivelata una vera risorsa per la nostra spedizione.

Il nuovo compagno di viaggio

Domenico “Mimmo” Raguseo viaggia da quando è nato ed è una di quelle persone che esaurisce le pagine dei passaporti ben prima della scadenza naturale. Italiano nato in Germania, al momento residente in Slovenia per motivi di studio con una parte di vita trascorsa in Friuli. Grazie ad anni di lavoro in Australia ha anche il passaporto della terra dei canguri. Proprio dall’Oceania rientrò in Italia con un lungo viaggio a bordo di uno scooter nel 2014. Al momento frequenta la Russia sia per il fatto che ha la moglie nei pressi di Mosca e sia perché appassionato di calcio e anche la Russia, in queste settimane, ospita gli Europei. Grazie alla moglie riesce ad ottenere regolarmente il visto russo e grazie agli europei di calcio riesce a varcare il confine anche senza visto, grazie ai biglietti per le partite in suo possesso, fino alla fine della manifestazione sportiva. Entrambi i particolari saranno determinanti per la nostra spedizione, come la sua passione per la musica italiana anni ’80 è assolutamente compatibile sia con me che con le radio russe.

In attesa di Mimmo

Mimmo sarà a Riga solo venerdì nel primo pomeriggio e decido di usare nel modo migliore il tempo a disposizione. Visito l’officina VSM Serviss di Ainars Sirmelis, distributore di Landi Renzo in Lettonia. La struttura che gestisce installa impianti a metano, gpl e diesel-metano. Inoltre si occupa di pneumatici, rifornimento gpl, autolavaggio e con un piccolo carro bombolaio trasporta biometano. Nello spazio davanti alla propria officina ci sarebbe spazio anche per una stazione di metano e il sogno potrebbe diventare presto realtà. VSM Serviss si trova a Sigulda, una piacevole cittadina immersa tra natura e castelli a nord-est di Riga. È bello conoscere persone come Ainars che credono ed investono nel gas naturale. Una vera convinzione. dato che cinque anni fa in tutta la Lettonia c’era un solo punto di rifornimento di metano e non sempre funzionante.

I dilemmi di Fabio il vespista

La validità dell’ultimo tampone fatto a Milano mi permette di poter ancora varcare confini. Scelgo di sfruttare l’ulteriore tempo libero per andare verso sud e tornare in Lituania. A Siauliai è arenato il vespista Fabio Cofferati appena arrivato da Varsavia. Anche il suo obiettivo è quello di arrivare a Tokyo per i giochi olimpici sulle orme dello storico viaggio di Roberto Patrignani del 1964. Lui inquina molto più della nostra eco-auto ma allo stesso tempo con le restrizioni del Covid sta compiendo qualcosa di eroico, soprattutto con una vespa del 1963. Passiamo alcune ore assieme visitando la collina delle croci nei pressi di Siauliai. Al ritorno a Riga vengo riesaminato attentamente dalla polizia lettone che mi concede le consuete dodici ore, che poi diventeranno almeno il triplo per il transito verso la Russia.

Il secondo stop in dogana

L’aereo di Domenico arriva puntuale a Riga in un giorno festivo in terra lettone che mi rende impossibile fare un ennesimo tampone che sarebbe necessario se attraversassi il confine con la Russia dopo la mezzanotte. Dopo lunghe chiacchierate telefoniche è il primo incontro tra il mio nuovo compagno di viaggio e me. C’è sintonia e tante cose da raccontarci, cosa ottima visto il quantitativo di ore che passeremo assieme chiusi in auto. C’è anche ottimismo per il fatto che il viaggio prosegua fluido e pensiamo di arrivare in Russia già in serata. A Ludza, ultimo paese in Lettonia, sostiamo alla pizzeria Villaggio dove la signora Diana ci rifocilla come dei figli. La pizza nello stomaco sarà provvidenziale nel resistere alle lunghe ore a cavallo del confine. La parte lettone della dogana vola via in mezz’ora e per la seconda volta in pochi giorni mi trovo oltre la linea del confine ma non oltre la sbarra dove inizia la vera Russia. Si perde molto tempo per spiegare il perché del rifiuto precedente all’ingresso in Russia e quindi per giustificare le informazioni contraddittorie che via via escono dal computer delle serie impiegate doganali. Tutto sembra comunque procedere per il meglio, seppure lentamente. Siamo quasi allo scoccare della quinta ora e stiamo iniziando a mostrare tutto il contenuto della nostre valigie in un apposito hangar doganale quando una delle impiegate chiama Domenico e chiede chiarimenti su una vecchia Volvo importata in Russia precedentemente e mai uscita. Sembra che non si possano avere due auto contemporaneamente sul territorio della Federazione, ribadisco il sembra perché anche in questo caso sono a conoscenza di esempi dove questo è avvenuto. Retromarcia e di nuovo si torna in Lettonia dopo rapido annullamento dei timbri d’ingresso russi e lo stupore dei baltici che vedono per la seconda volta in pochi giorni la coloratissima auto tornare indietro. La polizia lettone decide di non infierire quando viene fuori anche il fatto che il mio tampone è scaduto. Ci areniamo a Ludza alle 2 di notte in una locanda appena riaperta dopo oltre un anno di fermo dovuto al Covid.

Operazione Leningrado

Sappiamo cosa fare, i russi ce lo hanno spiegato benissimo. La vecchia Volvo deve uscire dalla Russia se vogliamo che la Toyota entri. Il vecchio diesel deve lasciare posto alla nostra auto ecologica. Valutiamo come procedere e la soluzione più rapida è spostarsi a Narva, in Estonia, che dista 180 km da San Pietroburgo dove si trova la Volvo da far uscire dalla Russia. Otto ore di strada per raggiungere l’ultimo angolo di Estonia e di Unione Europea con l’obiettivo di organizzarsi bene per non accumulare ulteriore ritardo. Domenico varcherà a piedi il confine e tenterà con mezzi di fortuna di recuperare chiavi e auto per portarla in Estonia. Io mi occupo di trovare l’albergo e una sistemazione per lungo tempo per la Volvo. Rimangono delle incognite, come sperare che la Volvo riparta e che nelle due dogane per Domenico non ci siano problemi. Ricordiamoci che in tutto questo c’è anche il Covid e una pandemia in corso e dalla Russia all’Estonia non si entra ed esce come tra Italia e Slovenia nella piazza della stazione di Nova Gorica. Mimmo riuscirà eroicamente nell’impresa e all’una di notte sarà di nuovo in Estonia dopo essersi goduto pochi minuti della notti bianche che caratterizzano la ex Leningrado di questi tempi. Affittando taxi e contrattando con autisti riuscirà ad andare a San Pietroburgo con appena 25 euro. Nel frattempo a Narva arriva Fabio Cofferati con la sua vespa. È una visita per osservare la Russia dal balcone sul fiume che dà il nome alla città. Il suo viaggio sembra arenarsi per l’impossibilità di ottenere un visto russo. Prima di mollare vuole almeno vederla la Russia tanto agognata e necessaria per arrivare in Giappone.

Il tifoso perfetto e l’ingresso in Russia

Oltre che guardare oltre il fiume con Fabio ci regaliamo una bella cenetta. Per entrambi potrebbe essere il punto di arrivo dei rispettivi viaggi o l’inizio di qualcosa di nuovo. Parcheggiamo i veicoli e studiamo tutte le angolature possibili per le eventuali foto del nostro insuccesso qualora la mattinata in dogana del giorno dopo andasse male. In realtà si è accesa una speranza anche per Fabio. Domenico ha modo di tentare di fargli avere un biglietto per la partita del 2 luglio proprio a San Pietroburgo. Il tentativo è provare a fare entrare Cofferati e la vespa spacciandolo come tifoso di una delle squadre che si potrebbero qualificare per il quarto di finale. Raccontata così sembra una barzelletta ma nella realtà dei fatti la cosa funzionerà e il vespista emiliano riuscirà ad entrare in Russia con la carta di immigrazione che scadrà il 12 luglio, dieci giorni dopo la partita che non andrà mai a vedere. La vespa ottiene il permesso di entrate per un anno. Questo significa che se non interverrà una sanatoria come in occasione dei mondiali del 2018 che prorogò le scadenze dei permessi dei tifosi, Fabio dovrà lasciare la Russia tra due settimane, ma poi potrà riprendere il viaggio appena possibile dove parcheggerà la vespa. La dogana sul ponte che divide la estone Narva dalla russa Ivangorod si rivela un thriller anche troppo emozionante. Ogni passo avanti è motivo di soddisfazione. Gli estoni potrebbero chiedere perché Domenico nello stesso giorno – era l’una della notte – sia già passato da lì con un’auto, poi i russi potrebbero avere da dire sui nostri tamponi scaduti, sul fatto che nei passaporti abbiamo timbri di ingresso russi annullati due giorni prima ed infine accorgersi dei precedenti tentativi di fare entrale la nostra auto. Tutto viene spiegato e stavolta troviamo personale di dogana molto puntiglioso ma anche disponibile e comprensivo. Alla fine la vecchia vespa e la nuova C-HR entrano in Russia quasi contemporaneamente. C’è motivo di festeggiare e questo avviene sotto i cartelli dell’ingresso ad Ivangorod e in un “kafe” di Kingisepp, la città vicina dedicata allo storico rivoluzionario bloscevico estone Viktor Kingisepp. La Volvo rientrata nella notte dalla Russia ha intanto trovato ospitalità in una dacia di campagna non lontano da Narva. Anche questo è il risultato della collaborazione con Landi Renzo Polska che ha attivato le filiali baltiche che hanno portato Elena al nostro albergo e l’auto a casa dei suoi genitori. Un altro esempio di organizzazione perfetta.

A Mosca!

Salutato Fabio e separati i rispettivi cammini, abbiamo intrapreso la strada per Mosca dopo aver rifornito alla stazione di metano Gazprom di Tosno. La bassa pressione del rifornimento non ci permette di raggiungere con il gas naturale la lontana Tver’, costringendoci ad usare per la prima volta un poco di benzina. Ci eravamo abituati a rifornimenti straordinari nei self-service lettoni ed estoni, ma stavolta, nonostante nei paesi baltici arrivi lo stesso gas russo, qualcosa è andato storto. Poco dopo Tver’ dormiamo in un alloggio per camionisti. Sono le tre di notte e le emozioni della giornata ci consigliano di non chiedere ulteriori sforzi ai nostri provati fisici. Del resto a Mosca ci aspettano alcuni eventi e un temporale degno del diluvio universale. Proprio sotto una pioggia battente approfittiamo della scarsa attenzione delle forze dell’ordine per scattare qualche foto della nostra auto a ridosso della Piazza Rossa e della chiesa di San Basilio. La cronaca degli incontri avvenuti nella capitale russa e del successivo cammino verso Kazan’, il Tatarstan e i monti Urali saranno oggetto del racconto della prossima settimana.

Articolo pubblicato originariamente su TeverePost.it.

Guerrini e Olivoni senza punti all’Ecorally del Portogallo

L'area di partenza del rally

Non è stata una settimana fortunata quella appena trascorsa per Guido Guerrini e Francesca Olivoni, alfieri di Team Autotest Motorsport impegnati nel campionato mondiale FIA dedicato alle energie alternative. Già durante il trasferimento verso il Portogallo alcuni problemi tecnici avevano costretto l’equipaggio a cambiare auto riportando in Italia la Volkswagen Id.4 della scuderia a ventiquattro ore dall’inizio dell’evento. Grazie all’enorme aiuto degli organizzatori della gara, ma anche di altri concorrenti, è stata allestita una nuova automobile con cui cimentarsi nelle durissime prove che ogni anno riserva la gara lusitana. Pochissimo il tempo per provare il veicolo e nullo quello per la ricognizione delle prove speciali che, contrariamente a quanto precedentemente accaduto a Valencia e Český Krumlov, stavolta sarebbero state possibili.

Determinante la nebbia di Sintra

Decisive la prima e la terza prova speciale corse nella serata di venerdì nei pressi di Sintra, in notturna e caratterizzate da una forte pioggia e con nebbia che consentiva pochi metri di visibilità. Nessuno è uscito indenne da queste due prove speciali, con la differenza che coloro che conoscevano il percorso o avevano potuto fare attente ricognizioni hanno avuto una marcia in più al momento di percorrere quelle strade in velocità. La scarsa visibilità ha di fatto trasformato le prove a media in una corsa contro il tempo per non accumulare ritardi. In una situazione del genere hanno avuto maggiore fortuna le auto che potevano esprimere una maggiore potenza. Solo nove concorrenti hanno totalizzato meno di un minuto di penalizzazione e tra questi non c’erano gli unici italiani in gara. In alcuni casi si sono creati dei trenini di più concorrenti impossibiliti a superarsi.

Una gara in salita

A questo punto Guerrini e Olivoni erano già sprofondati in ventiduesima posizione con poche speranze di recupero. Si è optato per un cambio di strategia tentando di migliorare la classifica dei consumi sacrificando la regolarità, ma la scelta non ha comunque portato ai risultati sperati nonostante tra le piccole Renault Zoe quella a guida italiana abbia avuto il migliore risultato. Non sono mancati i ritiri e gli incidenti, come quello della coppia ceca Žďárský-Nábělek, che fino a prima della gara erano leader provvisori della classifica iridata. La seconda giornata ha visto l’auto di Team Autotest Motorsport tornare su tempi decisamente in linea con i migliori, ma quando ci sono i minuti a separare le posizioni di classifica diventa difficile tentare il recupero. La gara di Oeiras è stata comunque l’occasione per fare esperimenti e studiare nuove tecniche di gara e di minor consumo energetico. Complessivamente l’evento in terra portoghese rimane una delle gare ecologiche più belle e complesse del circus mondiale nonostante la difficoltà per i team italiani di ottenere buoni risultati, se non il terzo posto del 2019 di Team Autotest Motorsport con la coppia Fuzzy Kofler-Franco Gaioni. A favore degli organizzatori anche la scelta di modulare tempi di gara e di riposo in modo eccellente, affiancando la possibilità di visitare luoghi storici del Portogallo con l’assaggio della cucina tipica del luogo.

Podio iberico con auto coreane

Vince la regolarità e la classifica dei consumi, e di conseguenza anche la combinata FIA su Kia eNiro, la coppia formata da Eneko Conde Pujana e Lorenzo Serrano, che si prendono anche la testa del mondiale in solitaria. Al secondo posto i portoghesi Pedro Morais e Silvia Coutinho su Bmw I3 mentre terza la Kia eSoul degli spagnoli Marcos-Oiarbide. Grazie al quarto posto di Oeiras i baschi Foronda-Rodas su Volkswagen eGolf salgono al secondo posto della classifica generale. La classifica consumi conferma il dominio Kia con tutte le sette proprie auto classificate nelle prime dodici posizioni. Le uniche auto che sembrano insidiare la casa costruttrice coreana sono la compatriota Hyundai e le Bmw, oltre all’intramontabile vecchia eGolf. A parziale riscatto di Guido Guerrini e Francesca Olivoni il risultato sulle due prove su circuito cittadino che li ha visti a soli tre decimi dallo speciale podio per questo tipo di competizione, che non aveva validità Fia.

La situazione nel Campionato FIA

Le tre classifiche del campionato del mondo prendono la direzione della Spagna e della Corea del Sud dopo le prime tre prove mondiali. Anche qui una piccola buona notizia per il team italiano, ovvero il fatto di poter scartare uno “zero” come peggior risultato, dato che il regolamento della coppa del mondo permette a tutti i piloti e copiloti di togliere dalla classifica il peggior dato ottenuto. Ad oggi il quindicesimo posto del Portogallo consente a Guido Guerrini e Francesca Olivoni di poter sommare ai propri 21 punti tutti quelli che in futuro arriveranno.

Prossimo appuntamento, valido come quarta prova del mondiale energie alternative, la gara islandese che si svolgerà tra l’8 e il 10 luglio e sarà l’unica ad avere un quoziente doppio per l’assegnazione dei punteggi.

Lungo drive test e lunga trasferta per Guerrini e Olivoni che cercheranno punti per restare in corsa per il mondiale

La copilota Francesca Olivoni con la VW ID.4 di Team Autotest Motorsport

Tutti i migliori equipaggi della parte alta della classifica mondiale FIA saranno alla partenza della terza prova del campionato mondiale energie alternative in programma il prossimo fine settimana nella città di Oeiras, sulle rive dell’Atlantico nei pressi di Lisbona. Oltre a Guido Guerrini e Francesca Olivoni, terzi in classifica a 1,5 punti dalla testa del mondiale, unici italiani presenti grazie al sostegno di Team Autotest Motorsport, saranno pronti al via le due coppie leader della classifica, gli spagnoli Conde-Serrano e i cechi Žďárský-Nábělek. Torna in gara anche il campione del mondo in carica Artur Prusak, che farà da copilota al francese Alexandre Stricher, che due anni fa vinse la graduatoria iridata dei consumi. Attenzione anche ai baschi Foronda-Rodas, vecchie volpi del mondo delle energie alternative e al momento quarti alle spalle dei due italiani, e dal non sottovalutare i forti equipaggi lusitani che hanno sempre ben figurato in quella che è la gara più importante del campionato portoghese. Una gara che è stata spesso avara di soddisfazioni per gli equipaggi italiani, andati a podio solo nel 2019 con la coppia Fuzzy Kofler-Franco Gaioni, sempre per il Team Autotest Motorsport.

Il lungo drive test

Nei giorni che hanno preceduto il quarto Oeiras Ecorally del Portogallo, Team Autotest Motorsport ha utilizzato parte della lunga trasferta per effettuare un drive test finalizzato ad ottimizzare i consumi della Volkswagen Id.4 messa a disposizione da Auto Brenner. I risultati si sono rivelati interessanti, in particolar modo quello relativo alle reali percorrenze possibili con gli 82 kWh di batteria, dei quali 77 realmente utilizzabili. I rilevamenti sui consumi negli scorsi giorni hanno ulteriormente migliorato quelli raccolti nelle fredde giornate che hanno accompagnato la gara di Český Krumlov. Il dato sorprendente è che con un’andatura prduente la soglia dei 500 km con una ricarica viene spesso superata, mentre ad andatura veloce si va ben oltre i 400 chilometri, e ci si attesta a circa 300-350 schiacciando al massimo consentito l’acceleratore. L’obiettivo iniziale era riuscire a percorre l’intera distanza di 2.500 chilometri da Bolzano all’oceano Atlantico. In realtà l’equipaggio ha dovuto rinunciare al prestigioso traguardo per difficoltà incorse nell’attivazione di alcuni dei sistemi di ricarica, episodio che ha consigliato per prudenza di interrompere il viaggio a circa metà percorso. Quello che è successo è un classico imprevisto della mobilità elettrica che, ancora, nelle lunghissime percorrenze può evidenziare problemi se non si ha l’attenzione di effettuare tutte le dovute attivazioni. A contribuire alle difficoltà incontrate anche una giornata no per la funzionalità di alcune colonnine fast che hanno rallentato ulteriormente il percorso. Da evidenziare come le concessionarie Volkswagen abbiano sempre puntualmente sopperito al problema con professionalità, permettendo ogni volta alla Id.4 di ripartire carica e con soste di circa un’ora.

Guerrini mai a punti in Portogallo

Il mancato arrivo della Id.4 ad Oeiras va ad aggiungersi ad una serie di sfortunate partecipazioni del pilota vicecampione del mondo. Nel 2018 era navigatore di Artur Prusak quando un guasto agli strumenti di gara fece passare la coppia polacco-italiana dal terzo al nono posto (all’epoca andavano a punti i primi otto piazzati). L’anno successivo Guerrini guidava affiancato da Calchetti. Fino a metà gara guidavano la classifica quando un errore di start del cronometro lì fece scivolare all’undicesimo posto. Ancora più sfortunata la mancata presenza alla gara 2020 a causa della positività al Covid dello stesso Guerrini. “Ho un conto aperto con questa bellissima gara e intendo fare il possibile per invertire la tradizione negativa che ha caratterizzato le precedenti partecipazioni. L’inizio non è stato dei migliori ma resto ottimista nel provare per la prima volta a prendere punti nella gara portoghese”, racconta Guerrini appena giunto a Lisbona interrompendo per alcuni giorni il raid automobilistico Milano-Cortina-Tokyo a cui stava partecipando. “Sarà ancora una volta un’occasione di visibilità per i territori e gli sponsor che rappresentiamo lungo le tappe del nostro campionato”, dice la campionessa italiana energie alternative 2020 Francesca Olivoni. “Anche se orfani della nostra Volkswagen Id.4 ringraziamo gli organizzatori della gara per averci fatto trovare un veicolo sostitutivo che ci ha permesso di partecipare alla gara di Oeiras”, conclude la copilota toscana.

La “Milano-Cortina-Tokyo” ha preso ufficialmente il via

La partenza della Milano-Torino-Tokyo da Palazzina Appiani presso l'Arena Civica

L’equipaggio della “Milano-Cortina-Tokyo” è ufficialmente in viaggio: si è svolta giovedì 10 giugno alle ore 10 alla Palazzina Appiani, presso la storica Arena Civica “Gianni Brera” di Parco Sempione, la cerimonia di partenza che ha visto la presenza del comune di Milano che ha ospitato l’evento e degli altri partner istituzionali e privati dell’iniziativa. A salutare l’equipaggio anche i campioni italiani energie alternative 2020 Chet Martino e Francesca Olivoni. Secondo start venerdì 11 dallo Stadio Olimpico di Cortina d’Ampezzo.

L’iniziativa ha l’obiettivo di unire le due città italiane che ospiteranno i Giochi invernali 2026 con la capitale del Giappone, dove le Olimpiadi si svolgeranno tra poche settimane. Il viaggio, organizzato dall’associazione Torino-Pechino di Sansepolcro, si svolge a bordo di una Toyota C-HR ibrida allestita con un impianto a gas naturale. Una tecnologia italiana al 100% destinata a portare una vera e propria rivoluzione verde in campo automobilistico. Il veicolo, che fa parte della flotta aziendale di Snam, è stato allestito da Piccini Impianti con un impianto Landi Renzo. Il lungo test drive a cui sarà sottoposta l’auto percorrendo gli oltre 25.000 chilometri previsti nella spedizione sarà l’occasione per confermare la valenza del mezzo e dell’impianto in termini ecologici, economici e di affidabilità.

Alla guida della Toyota C-HR il pilota Guido Guerrini, da anni protagonista nel circus mondiale delle competizioni automobilistiche per veicoli ad energie alternative, che ha all’attivo numerosi lunghi viaggi su mezzi ecologici. Con lui il giornalista Roberto Chiodi, a sua volta reduce da molte avventure automobilistiche e da tante gare sia per auto storiche che green. Lo start ufficiale è stato preceduto mercoledì 9 giugno da una serie di tappe di avvicinamento nelle sedi dei principali partner dell’iniziativa Piccini Paolo Spa / Piccini Impianti, Landi Renzo e Snam.

Il viaggio, patrocinato dalle città di Milano e Cortina, è accompagnato dallo slogan “Ripartiamo insieme!”, nell’ottica di lanciare un segnale di ottimismo dopo la fase più critica della pandemia di Covid-19. Il percorso prevede la valorizzazione di luoghi FAI durante i transiti in territorio italiano, e già nel giorno del via l’equipaggio ha sostato al Villaggio operaio di Crespi d’Adda, al Capitolium di Brescia che ospita la Vittoria Alata e al castello di Avio. Tra le prime tappe all’estero ci saranno la visita della sede di Landi Renzo Polonia a Varsavia sabato 12 e un evento presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca lunedì 14 giugno. La “Milano-Cortina-Tokyo” potrà essere seguita nel sito internet www.milanocortinatokyo.com, nelle pagine Facebook “Torino-Pechino, viaggi e rally ecologici” e “Milano Cortina Tokyo – Ripartiamo insieme” e nel profilo Instagram guido_in_viaggio.

Dall’Italia al Giappone, venticinquemila chilometri con il veicolo del futuro

La Toyota C.HR all'Arena Civica di Milano

Giovedì 10 giugno alle 10.00, dalla Palazzina Appiani presso l’Arena civica Gianni Brera all’interno di Parco Sempione, prenderà il via ufficialmente “Ripartiamo Insieme, Milano-Cortina-Tokyo 2021”, avventura ecologica che porterà la Toyota C-HR di Snam a percorrere i circa venticinquemila chilometri, tra viaggio di andata e ritorno, che separano Italia e Giappone.

Un percorso simbolico che collega le città di Milano e Cortina d’Ampezzo, che ospiteranno le Olimpiadi invernali del 2026, con Tokyo, dove i giochi inizieranno il prossimo 23 luglio. La partenza di Milano sarà seguita il giorno successivo da una partenza bis da Cortina d’Ampezzo alle ore 9 dallo Stadio Olimpico costruito in occasione dei Giochi del 1956. Il via ufficiale avverrà in una data simbolica per il mondo dei motori, dato che lo stesso giorno prenderà il via da Milano anche il MIMO, il Milano Monza Motor Show.

Il progetto di viaggio ha avuto il sostegno e il patrocinio delle due città olimpiche e oltre a valorizzare la prossima olimpiade italiana vuole anche dare un forte segnale di ripartenza dopo la fase più problematica della pandemia di Covid-19. Dopo le partenze da Milano e Cortina d’Ampezzo, le tappe già programmate del viaggio (problemi connessi al Covid permettendo) saranno la visita, nei pressi di Varsavia, della sede di Landi Renzo Polska sabato 12 a mezzogiorno e il ricevimento all’Ambasciata d’Italia a Mosca lunedì 14 giugno alle ore 18 locali. L’evento presso la rappresentanza diplomatica italiana nella capitale russa, particolarmente importante vista l’ottica di rafforzare la presenza delle realtà italiane coinvolte nel viaggio proprio nel mercato del più vasto Paese del mondo, concluderà la prima parte del viaggio.

Tecnologia 100% italiana per un lungo test drive

L’auto, messa a disposizione da Snam e facente parte della sua flotta aziendale, è stata allestita da Piccini Impianti con un impianto Landi Renzo. La Toyota C-HR è un veicolo ibrido in grado di percorrere anche 30 chilometri con un litro di benzina, e grazie all’intervento che ha portato alla possibilità di alimentare l’auto attraverso biometano o metano potrà viaggiare per 40 chilometri spendendo appena un euro. Naturalmente la stima è condizionata dal tipo di percorso e stile di guida, ma nei test prima del viaggio è emerso un valore atteso anche più elevato dei 40 chilometri dichiarati per ogni chilogrammo di gas naturale. Il lungo test drive permetterà non solo di confermare l’ecologicità ed economicità del veicolo coinvolto, ma percorrendo una distanza così lunga sarà possibile certificare anche l’affidabilità di una tecnologia destinata a contribuire ad una rivoluzione verde in campo automobilistico.

Equipaggio, pre-partenze, luoghi Fai

Compiranno il viaggio due vecchie conoscenze dei percorsi tra Europa e Asia: il giornalista Roberto Chiodi, che vanta tre Pechino-Parigi, un giro del mondo per auto storiche e numerose gare sia per auto storiche che ecologiche, e Guido Guerrini, con esperienza su lunghi viaggi con veicoli ecologici tra cui una Torino-Pechino e una Lisbona-Vladivostok. Chiodi e Guerrini saranno ospiti dei principali partner della Milano-Cortina-Tokyo nel giorno precedente alla partenza ufficiale. Il giorno 9 giugno la Toyota C-HR inizierà un percorso di avvicinamento dalla Toscana muovendosi dalla sede di Sansepolcro (Ar) della Piccini Paolo Spa con un evento di presentazione del viaggio alle 9.30. Dalle 13.30 l’equipaggio sosterà ed effettuerà una nuova partenza simbolica a Corte Tegge di Cavriago (Re), presso la sede di Lanzi Renzo Spa. Infine nel tardo pomeriggio a Metanopoli, nel comune di San Donato Milanese, le foto commemorative davanti alla sede principale di Snam.

Il viaggio da Milano e Cortina e quello al ritorno da Cortina a Milano sono pensati in modalità slow e green per valorizzare i principali itinerari che gli appassionati di sport effettueranno da una località all’altra in occasione delle Olimpiadi del 2026. I due percorsi saranno effettuati con rifornimenti mobili di biometano e visitando alcuni luoghi concordati con il Fai, il Fondo Ambiente Italiano. Il viaggio di andata valorizzerà i luoghi ubicati nella direttrice Brescia-Garda-Valle dell’Adige, mentre quelli di ritorno privilegeranno la Valtellina.

Tra Covid e burocrazia

“Programmare un viaggio in epoca Covid è più difficile che guidare l’auto attraverso le strade dell’Eurasia”, ha dichiarato più volte pubblicamente Guido Guerrini, che è riuscito ad aggirare parte della burocrazia grazie alla sua attuale residenza nella Federazione Russa. L’ufficializzazione della partenza e la scelta della data sono state dettate dall’obbligo di rispettare le normative Covid dei numerosi Paesi che saranno attraversati. È assolutamente probabile che il piano di viaggio subirà numerose modifiche per poter risolvere tutti i problemi burocratici che emergeranno lungo il percorso, come non è affatto certo che chi sarà a bordo dell’auto potrà percorrere l’intero tragitto. A tutti sarà richiesta una forte flessibilità per consentire al progetto di raggiungere l’obiettivo finale. Al momento è impensabile che l’auto riesca ad attraversare i quarantatré chilometri che separano Russia e Giappone data la sospensione delle tratte dei traghetti causa pandemia. Per quanto la cosa non incida più di tanto nel chilometraggio del viaggio e sulla validità del test drive, sarà effettuato fino al giorno prima dell’inizio dei Giochi olimpici il tentativo di riuscire a portare a Tokyo l’auto o almeno l’equipaggio.

Dove seguire il viaggio

Sarà possibile seguire il viaggio nel sito internet www.milanocortinatokyo.com, nelle pagine Facebook “Torino-Pechino, viaggi e rally ecologici” e “Milano Cortina Tokyo – Ripartiamo insieme” e nel profilo Instagram guido_in_viaggio.