Giappone, Palestina e Russia protagonisti del Festival del Racconto di Viaggio

A Sansepolcro la quarta edizione della kermesse. L’ultima sera cena con menù russo-ucraino.

È in programma dal 19 al 21 dicembre a Sansepolcro la quarta edizione del Festival del Racconto di Viaggio, rassegna organizzata dal 2009 dall’Associazione Culturale Torino-Pechino.
Il festival ha in questi anni ospitato in Valtiberina molti viaggiatori, che hanno raccontato al pubblico le proprie storie fatte di avventure con i più disparati mezzi di locomozione: dall’auto al camper, alla vespa, alla moto, alla bicicletta, senza escludere i viaggi a piedi e quelli in barca a remi o in canoa. Tra i protagonisti delle passate edizioni Oliviero Beha, Roberto e Rita Chiodi, Alex Bellini, Claudio Sabelli Fioretti, Danilo Elia, Franco Marchi e tanti altri che hanno intrattenuto gli spettatori con i loro avvincenti resoconti.
Quest’anno gli appuntamenti saranno tre: si comincia il 19 dicembre alle 21 con “Com’è la vita in Giappone… lo vorrei tanto sapere”: a raccontare, aiutato da interessanti contributi video, sarà il giovane biturgense Mosè Mondonico, reduce da una originale esplorazione dell’Estremo Oriente.
La sera successiva, sempre alle 21, sarà la volta di Simona Lucarini con “Ritorno alle origini: gli angeli di Betlemme”, descrizione dell’esperienza vissuta in Palestina in compagnia del sacerdote di Sansepolcro don Mario Corgnoli. Infine, venerdì 21 alle 19,30, con “Volga Express” Emanuele Calchetti e Guido Guerrini parleranno della loro ultima esperienza nell’Est Europa. Il racconto conclusivo sarà seguito poi da una particolarissima cena con menù russo e ucraino, curato dai cuochi ucraini Nelya Fulko e Vitalij Ivanchuk e la collaborazione del georgiano, ma ormai biturgense d’adozione, Emanuel’ Shevardnadze.
Sia i racconti che la cena (per cui è necessaria la prenotazione) si svolgeranno all’osteria Il Giardino di Piero di Sansepolcro: “Quest’anno, dati i tempi di crisi – dice il presidente dell’Associazione Torino-Pechino Guido Guerrini – abbiamo scelto di fare un’edizione del festival fatta in casa, o per meglio dire al ristorante. Abbiamo utilizzato un budget estremamente limitato, senza in alcuna maniera avanzare richieste di contributi pubblici, che in questo momento storico è probabilmente più opportuno destinare ad altro. Nonostante questo – aggiunge Guerrini – credo che le tre serate di questa edizione saranno sicuramente interessanti”.
Intanto è già in cantiere l’edizione 2013 del festival, che cambierà formula e si svilupperà durante tutto l’anno con incontri a cadenza mensile.